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Dal Granducato ad oggi, la Toscana vigile sentinella di una cultura della pace

 

L’IC di Guido Monaco, in collaborazione con i Comuni di Castel Focognano, Chiusi della Verna, Chitignano e Talla, intende proporre, all’interno dell’offerta formativa un percorso pluridisciplinare per la scuola primaria e secondaria di 1° grado, dedicato al tema della Festa della Toscana 2021,: "Dall’abolizione della pena di morte alla lotta ai linguaggi d’odio: la Toscana terra di diritti”. 

Il linguaggio, come strumento di pace o di odio

La Toscana, fin dall’abolizione della pena di morte ai tempi del Granducato, ha posto l’accento sulla necessità di una riflessione profonda sui diritti della persona e sul ruolo garantista delle istituzioni.

Il linguaggio, come strumento che veicola concetti e visioni, e contribuisce a generare odio o dialogo, risulta un tema culturalmente promettente e una prospettiva di lettura sociale interessante per affrontare i diritti dell’uomo; e questo risulta particolarmente significativo se collocato, all’indomani di un lungo anno di celebrazioni dantesche dove proprio la lingua è stata al centro di innumerevoli approfondimenti storiografici.

La Regione in vari modi, in questi ultimi anni, ha posto al centro del dibattito sociale le forme di intolleranza e di violenza che passano attraverso le parole ed i gesti, attualizzando quel monito storico verso i diritti della persona. Risulta, pertanto, interessante proporre un percorso di studio sulla comunicazione nei nuovi contesti sociali e delle sue ripercussioni nel generare mentalità e approcci relazionali.

La Toscana, terra di diritti oltre ogni discriminazione.

Nello Statuto della Regione Toscana si dichiara che si pone a fondamento dell’azione regionale i valori della Costituzione Italiana e si afferma che la Regione opera per realizzare il “pieno sviluppo della persona e dei principi di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità personale e dei diritti umani” (art.3 comma 2) oltre a perseguire, fra le proprie finalità prioritarie, il “rifiuto di ogni forma di xenofobia e di discriminazione legata all’etnia, all’orientamento sessuale e a ogni altro aspetto della condizione umana e sociale”.

Quando la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, aperta alla firma a New York il 7 marzo 1966, viene ratificata ed eseguita dall'ordinamento italiano nell’ottobre 1975 e nel giugno 1993, con la legge n. 205 si adottano misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, la Regione si muove in tal senso.

Negli anni successivi le norme regionali sono volte a suggellare un impegno per promuove:

- attività ed iniziative volte alla diffusione degli ideali di libertà, democrazia, pace, collaborazione e integrazione tra i popoli (v. Legge regionale 14 ottobre 2002, n. 38 su Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della resistenza e di promozione di una cultura di libertà, democrazia, pace, collaborazione e integrazione tra i popoli);

- la cultura della pace, della nonviolenza, del dialogo e della tolleranza nella popolazione, soprattutto per ciò che attiene alla formazione dei giovani (v. "Costituzione: la nostra carta d'identità 1948-2018").

A testimonianza dell’attenzione posta dalla Regione a questi temi, si ricordano due recenti pubblicazioni particolarmente significative:

- “Indagine sul fenomeno dei nuovi razzismi e delle radicalizzazione dell’intolleranza in Toscana”

(Dicembre 2019);

- “La violenza anche se non si vede si sente”, ebook su azioni messe in campo contro la violenza di genere (1^ edizione 2016).

 

Le parole dividono o uniscono

L’istituto ha adottato come matrice di progettazione per l’insegnamento dell’educazione civica quella indicata dal Consiglio di Europa con il documento “Competenze per una cultura della democrazia” dove si elencano valori, atteggiamenti, attitudini, conoscenza e comprensione critica come pilastri su cui fondare una cultura della democrazia che ci permetta di farci vivere una cittadinanza autentica. Pertanto, anche in linea con l’insegnamento di educazione civica, intende proporre dei percorsi di riflessione che pongano in relazione quanto previsto dal tema della Festa della toscana 2021 con la competenza prevista a “Conoscenza e comprensione critica della lingua e della comunicazione”: comprende la conoscenza e la comprensione critica delle regole e convenzioni di comunicazione verbale e non verbale socialmente appropriate che si applicano nella lingua/nelle lingue parlata/e, degli effetti che i vari stili di comunicazione possono avere sugli altri e della maniera unica in cui ogni lingua esprime significati culturalmente condivisi.

Nello specifico

- nella scuola primaria: sulla scia di “paroleostili”, un progetto nazionale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, si arriverà ad elaborare un manifesto per riflettere sull’aggressività verbale a scuola e in Rete. 10 frasi-madre guideranno la riflessione e porteranno alla stesura e poi alla sottoscrizione di un manifesto concordato dalle singole comunità scolastiche.

Il laboratorio funzionale all’educazione civica permette di sviluppare competenze critiche e di analisi dei vari contesti di vita quotidiana.

- scuola secondaria: si tratta di uno studio approfondito sui diritti umani e sulla cultura della pace che condurrà ad osservare da vicino esperienze concrete toscane dove si è cercato di realizzare principi come quello della nonviolenza, “valorialmente più grande di tutte le altre metodologie per la risoluzione dei conflitti, perché riesce a vedere orizzonti ampi, è pragmatica e sempre sveglia, anche quando tutti dormono”.

Il laboratorio di filosofia affronterà il linguaggio ostile in Rete anche attraverso progetti quali “paroleostili” e “CO.N.T.R.O. (COunter Narratives AgainsT Racism Online)”. Successivamente gli alunni entreranno a contatto  di protagonisti di esperienze sulla cultura della pace ricercando il ruolo del linguaggio nella comunicazione:

Le realtà scelte sono:

- Associazione cultura della pace Sansepolcro

- Rondine, Cittadella della pace

- Rivista online Sintesi dialettica

Il lavoro, che si baserà su un approccio narrativo ed esperenziale, è volto a rafforzare negli alunni la portata di cambiamento di prospettiva che si ha nell’adottare stili di comunicazione improntate al dialogo e sulla gestione dei problemi più che sul giudizio su persone o utilizzo di stereotipi, tipici del linguaggio ostile in Rete.

 

Tutti i laboratori si svolgeranno a remoto se l’emergenza sanitaria non consentirà attività in presenza.

 

Allegati:
Scarica questo file (Locandina Festa della Toscana 2021.pdf)LOCANDINA [ ]14630 kB
 

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